Il lato oscuro degli avocado – Le conseguenze negative della produzione di avocado

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Il lato oscuro degli avocado

Il lato oscuro degli avocado – Le conseguenze negative della produzione di avocado

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Di Letizia Pinoja

Negli Stati Uniti dal 1990 al 2017 la consumazione pro capite di avocado è aumentata del 406%.[1] Su scala mondiale, si stima che attualmente la popolazione consumi all’incirca cinque milioni di tonnellate di avocado l’anno. Nel 2018, il cittadino europeo ha consumato in media 1,05 kg di avocado. A causa della popolarità raggiunta fra le nuove generazioni questa cifra è destinata a salire,[2] ma a quale prezzo? 

Produzione e consumo di avocado

Originario dell’America Centrale, oggi l’avocado è coltivato in varie regioni tropicali del mondo.[3] Il principale esportatore è il Messico, producendo il 40% dell’offerta mondiale.[4] Grazie alle sue proprietà nutritive e alla sua versatilità, l’avocado viene sfruttato sia nel campo alimentare, sia nell’industria cosmetica. Da ciò derivano profitti enormi: tra il 2018 e il 2019 le esportazioni di avocado hanno fruttato globalmente 2,8 miliardi di dollari.[5] Come spesso accade, queste cifre esorbitanti sono possibili solo a scapito di terzi. È infatti sempre più grande la preoccupazione riguardo all’impatto negativo sull’ambiente causato dal consumo di avocado, nonché alle gravi violazioni dei diritti umani implicate nel processo.

Una produzione insostenibile

La coltivazione di avocado richiede ingenti quantità d’acqua. Nel 2018 la produzione globale di avocado ha portato al consumo di 6,96 km cubi di acqua, l’equivalente di 2,82 milioni di piscine olimpioniche.[6] Inoltre, vista la crescente domanda per gli avocado, tante industrie hanno optato per una monocultura di avocado, mettendo a dura prova la biodiversità e la sicurezza alimentare d’intere regioni.[7] Un’ulteriore conseguenza della “avocado-mania” è la deforestazione: in Messico, per esempio, sono sempre più frequenti gli incendi illegali di foreste.[8] 

Le conseguenze ambientali nefaste portano anche a violazioni dei diritti umani, e il caso del Cile ne è un esempio. A causa di una legge del 1981[9], in Cile è possibile comprare e possedere fonti d’acqua. Esiste quindi un vero e proprio monopolio dell’acqua controllato dalle agroindustrie produttrici di avocado.[10] Le falde acquifere e i fiumi, se non inquinati dall’uso di pesticidi e fertilizzanti illegali in Europa, sono stati prosciugati in nome del frutto. La popolazione locale è totalmente privata dell’acqua, al punto da essere costretta a fare i propri bisogni in sacchetti di plastica.[11] Nel 2010 le Nazioni Unite hanno sancito il diritto all’acqua quale diritto umano.[12] Imporre alle persone di vivere in condizioni precarie, provvedendo con camion d’acqua non del tutto potabile trasportata da altre regioni cilene, è una grave violazione dei loro diritti fondamentali.  

Il costo umano degli avocado

La popolazione cilena non è l’unica a subire le conseguenze della produzione di avocado. Gli enormi profitti hanno attirato gang criminali in tutto il mondo, in particolare i cartelli della droga messicani.[13] Esse manipolano le comunità agricole locali, impongono la monocoltura di avocado e beneficiano dei profitti.[14] Se i contadini si ribellano o resistono spesso vengono intimiditi, rapiti o uccisi.[15] Inoltre, le possibilità di arricchimento fanno gola a tante gang, creando situazioni violente pericolose per la popolazione locale.[16] Solo nel 2018 nella cittadina messicana di Uruapan, capitale mondiale dell’avocado abitata da 300’000 anime, 297 persone sono state vittima di uccisioni da parte della criminalità organizzata.[17]

E quindi cosa fare? Boicottare non è di certo la soluzione, poiché migliaia di famiglie sopravvivono grazie alla coltura degli avocado. Inoltre, i cartelli della droga possono diventare più aggressivi ed esigenti per compensare le perdite che una diminuzione della domanda comporterebbe. Tuttavia, un primo passo che potrebbero fare i singoli è fare pressione sui distributori locali e le multinazionali coinvolte nella produzione di avocado, cercando di ottenere giustizia e la salvaguardia dei diritti umani.[18]


[1] https://www.dw.com/en/green-gold-avocado-farming-on-the-rise-in-africa/a-57390367

[2] Sommaruga, R. and Eldridge, H.M. (2021), Avocado Production: Water Footprint and Socio-economic Implications. EuroChoices. https://doi.org/10.1111/1746-692X.12289

[3] https://www.statista.com/statistics/593211/global-avocado-production-by-country/

[4] https://www.dw.com/en/mexicos-bloody-fight-over-avocados/a-52606013

[5] https://www.slowfood.com/the-dark-side-of-your-avocado-toast/

[6] Sommaruga, R. and Eldridge, H.M. (2021), Avocado Production: Water Footprint and Socio-economic Implications. EuroChoices. https://doi.org/10.1111/1746-692X.12289

[7] https://www.dw.com/en/green-gold-avocado-farming-on-the-rise-in-africa/a-57390367

[8] Sommaruga, R. and Eldridge, H.M. (2021), Avocado Production: Water Footprint and Socio-economic Implications. EuroChoices. https://doi.org/10.1111/1746-692X.12289

[9] https://content.next.westlaw.com/9-547-7926?__lrTS=20210203103555733&transitionType=Default&contextData=(sc.Default)&firstPage=true

[10] https://www.internazionale.it/video/2019/07/25/esportazione-avocado-acqua-cile

[11] https://www.internazionale.it/reportage/alice-facchini/2017/07/24/avocado-cile-acqua

[12] https://www.eda.admin.ch/deza/it/home/temi-dsc/acqua/acqua-esseri-umani.html

[13] https://www.slowfood.com/the-dark-side-of-your-avocado-toast/

[14] https://www.wbur.org/hereandnow/2020/02/07/avocados-mexican-drug-cartels

[15] https://www.businessinsider.com/us-avocado-consumption-helping-mexican-drug-cartels-border-guns-2020-2?r=US&IR=T

[16] https://www.latimes.com/world-nation/story/2019-11-20/mexico-cartel-violence-avocados

[17] https://www.dw.com/en/mexicos-bloody-fight-over-avocados/a-52606013

[18] https://www.businessinsider.com/us-avocado-consumption-helping-mexican-drug-cartels-border-guns-2020-2?r=US&IR=T