News

Lettera aperta CEDU 2

Lettera aperta CEDU

Lettera aperta della società civile

Impegno per la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) rafforza i nostri diritti e ci protegge dalle decisioni arbitrarie degli Stati. È la custode della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

La stragrande maggioranza della popolazione sostiene questa importante istituzione: nel 2018, l’iniziativa per l’autodeterminazione, che mirava alla CEDU, è stata chiaramente respinta. Oggi, la CEDU è di nuovo sotto attacco – dal Parlamento – a causa di una sentenza che non piace a certi parlamentari. Siamo costernati.

In una lettera aperta, chiediamo al Parlamento e al Consiglio federale di agire responsabilmente.

La lettera aperta

Signore e signori responsabili politici,

Seguiamo con grande preoccupazione il dibattito politico attuale in Svizzera riguardo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).

La CEDU è l’istituzione internazionale più importante per la protezione dei diritti umani nel mondo e anche per la Svizzera. L’effetto protettivo di questo organismo giuridico si basa sul fatto che le sentenze della Corte sono vincolanti. La CEDU rafforza i nostri diritti e ci protegge contro l’arbitrio dello Stato.

Oggi, questo sistema di protezione è politicamente attaccato attraverso il nostro Parlamento. Indignati per una decisione della CEDU che non è politicamente gradita a tutti, un numero allarmante di parlamentari si mostra disposto a minare questa importante istituzione di salvaguardia dei diritti umani e, di conseguenza, i diritti dei cittadini svizzeri.

Il messaggio inviato è populista nella sua essenza. Si preoccupa apparentemente della legittimità pubblica della Corte, ma è proprio questa legittimità che viene minata. Coloro che mettono in discussione le decisioni della CEDU invocano la separazione dei poteri, ma la calpestano facendo del Parlamento il tribunale della Corte. Trasformano in tabù ciò che è invece il compito principale della CEDU: essere il custode e l’ispiratore dei nostri diritti umani.

Il fatto che le sentenze della CEDU non piacciano a tutti i politici è insito nel lavoro della Corte: se tutto fosse fatto correttamente in materia di diritti umani nel paese da cui provengono i ricorrenti, non ci sarebbero sentenze. La CEDU non esiste per compiacere i parlamenti e i governi. Esiste affinché i cittadini di questi paesi possano far valere i loro diritti umani in un luogo il più indipendente possibile.

La CEDU non è in conflitto con la democrazia diretta svizzera, anzi. Per vivere insieme in pace, è necessario stabilire regole comuni. È su questa idea che si fonda il nostro paese e che si basa il diritto internazionale. Un quadro in cui i diritti umani sono validi per tutti e possono essere applicati a nuove sfide come il cambiamento climatico è una condizione preliminare per il dibattito vivo e polifonico che è alla base di una sana democrazia.

La polemica attuale indebolisce la Corte e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), di cui essa è custode. Indebolisce i cittadini dei 46 Stati membri della Convenzione. Legittima i movimenti estremisti che si oppongono al quadro internazionale di protezione dei diritti umani e normalizza la loro richiesta di denunciare la CEDU. In un’epoca in cui i diritti umani sono sotto pressione e dovrebbero essere rafforzati, la reazione dei politici fa soprattutto il gioco di coloro che vogliono indebolire questi diritti. Gli autocrati, i politici autoritari e i populisti di tutta Europa si serviranno con gioia della Dichiarazione svizzera contro i diritti umani nella loro sfera di influenza.

Chiediamo quindi al Parlamento e al Consiglio federale di agire responsabilmente. Nel 2018, gli svizzeri hanno chiaramente respinto alle urne, con il 66,2%, l’iniziativa “per l’autodeterminazione”, che era diretta contro la CEDU. La maggioranza della popolazione sostiene questa importante istituzione di salvaguardia dei diritti umani. Desideriamo che i responsabili politici facciano altrettanto.

Organizzazioni associate

Amnesty International Schweiz
Greenpeace
humanrights.ch
Klima-Allianz Schweiz
Fondazione Diritti Umani
Alliance Sud
Brava
Peace Watch Switzerland
Inclusion Handicap
Thinkpact Zukunft
CIEL
Campax
Dialogai
Ligue Suisse des Droits de l'Homme
NGO post Beijing
Ärztinnen und Ärzte für Umweltschutz
Foulards Violets

Primi firmatari

  • Helen Keller (ex giudice svizzero presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo)
  • Tarek Naguib (Coordinatore della Piattaforma delle ONG svizzere per i diritti umani)
  • Chiara Simoneschi-Cortesi (ex presidente del Consiglio nazionale – Il Centro)
  • Thomas Cottier (Professore emerito di diritto economico europeo e internazionale, Università di Berna)
  • Stefan Haupt (Regista)
  • Nesa Zimmermann (Professore assistente, Università di Neuchâtel)
  • Guillaume Lammers (Avvocato, docente)
  • Fanny De Weck (Avvocato)
  • Niccolò Raselli (ex giudice)
  • Aurélien Barakat (Avvocato, Presidente della Federazione svizzera delle imprese, Sezione di Ginevra)
  • Fanny Barakat (Copresidente della Federazione romanda dei consumatori, Sezione di Ginevra)
  • Joëlle Fiss (Esperta in diritti umani, Deputata del PLR al Gran Consiglio ginevrino)
  • Philippe Kenel (Avvocato)
  • Cécile Bühlmann (ex consigliere nazionale, ex direttore dell’Organizzazione femminista per la pace, ex vicepresidente della CFR)
  • Remigio Ratti (ex Consigliere nazionale, presidente onorario Coscienza Svizzera)
  • Andrea Huber (Attivista per i diritti umani, consulente politica, ex direttrice della campagna contro “l’iniziativa per l’autodeterminazione”)
  • Paolo Bernasconi (Professore di diritto e avvocato)
  • Mark Balsiger (Direttore del Movimento Courage Civil)
  • Ulrich Gut (Giornalista, Direttore della pubblicazione PolitReflex)
  • Hans-Peter Fricker (ex membro dell’Assemblea costituente di Zugo – PLR)
  • Marianne Aeberhard (Direttrice humanrights.ch)
  • Henry Both (Assistente sociale e co-iniziatore della campagna “Fattore di protezione D”)
  • Julia Meier (Responsabile del lavoro politico Brava)
  • Sylvia Egli von Matt (ex direttrice della Scuola svizzera di giornalismo MAZ)
  • Markus Notter (ex consigliere di Stato, cantone di Zurigo)
  • Rudolf Wyder (Membro del comitato direttivo della Piattaforma Svizzera-Europa)
  • Christoph Siegrist (ex pastore del Grossmünster, Zurigo)
  • Stefanie Trautweiler (Giornalista, responsabile dell’Europe’s Human Rights Watchdog)
  • Jörg Paul Müller (Professore emerito)

La tua organizzazione vorrebbe unirsi a questa lettera?

Invia un messaggio a cedh@operation-libero.ch.


8 giugno 2024 - Il coraggio della memoria critica nella Russia attuale 1

8 giugno 2024 – Il coraggio della memoria critica nella Russia attuale

Sabato 8 giugno 2024 – 18.00
Asilo Ciani, Viale Carlo Cattaneo 5, Lugano


Marcello Flores

Marcello Flores, dopo avere insegnato Storia contemporanea all’Università di Trieste ha insegnato Storia comparata e Storia dei diritti umani all’Università di Siena, dove ha diretto il Master europeo in Human Rights and Genocide Studies.

Francesca Gori

Francesca Gori si è occupata di storia del dissenso in Unione Sovietica e nei paesi dell’Europa centro-orientale. Ha tradotto vari autori russi fra cui Cechov, Dostoevskij, Turgenev, Gogol’. È membro fondatore della Associazione Memorial Italia, e Presidente dal 2004 al 2022.

Modera/ Dialoga con: Paolo Bernasconi
(avvocato, Fondazione Diritti Umani)

https://www.echidistoria.ch/index.php/programma/sa-8-6-2024?view=article&id=89&catid=22


8 giugno 2024 - Gli estremismi che minacciano la Democrazia 1

8 giugno 2024 – Gli estremismi che minacciano la Democrazia

Incontro con Franco Gabrielli e Paolo Bernasconi

La Fondazione Federica Spitzer organizza un evento per capire gli estremismi violenti presenti in Europa la cui espansione rappresenta una grave minaccia per i valori dello Stato di diritto e la convivenza pacifica di popoli diversi nelle nostre società.

Negli ultimi decenni, nelle nostre società democratiche assistiamo ad una spirale di attentati violenti sovversivi, alla crescita del razzismo, all’esplosione di conflitti sociali e politici preoccupanti. Chi sono i movimenti estremisti e terroristici che operano in Europa per sovvertire i valori di libertà e tolleranza e le istituzioni democratiche che le garantiscono? Dove crescono e si alimentano? Chi li finanzia? Com’è possibile contrastarli a garanzia del diritto e di una convivenza sociale rispettosa della libertà?

L’8 giugno, alle ore 11 a Lugano, Franco Gabrielli e Paolo Bernasconi toglieranno il velo sui movimenti estremisti e terroristi che operano in Europa e i loro agganci internazionali, che hanno come obiettivo la distruzione della democrazia e la negazione dello stato di diritto come principio basilare della convivenza pacifica.

Franco Gabrielli è stato direttore dei servizi segreti interni italiani, capo della polizia, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica italiana del Governo Draghi. Attualmente è Delegato alla sicurezza del Comune di Milano.

Paolo Bernasconi, professore di diritto penale, avvocato e magistrato, già procuratore pubblico a Lugano, già membro del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Luca Steinmann e si terrà presso la Sala degli Specchi di Villa Ciani, Piazza Indipendenza 4, Lugano.

Per informazioni e contatti rivolgersi a Luca Steinmann:
+393387126240
lucasteinmann1@gmail.com

http://www.fondazionespitzer.ch/

8 giugno 2024 - Gli estremismi che minacciano la Democrazia

  • -
1

#TIVEDO – Sharp Eyes on China

Tags : 

La Fondazione Diritti Umani organizza una rassegna di eventi dalla prospettiva dei Diritti Umani, con un focus sulle relazioni fra la Svizzera e la Cina.

#TIVEDO si pone il compito di informare, sensibilizzare e mobilitare la comunità internazionale sulle violazioni dei Diritti Fondamentali


  • -
30.11.2023: Conferenza / laboratorio: Frontiere: città e migrazione oggi

30.11.2023: Conferenza / laboratorio: Frontiere: città e migrazione oggi

Ai media ticinesi:
COMUNICATO STAMPA

CONCERNE:
Domenico Quirico, Michela Trisconi e Furio Bednarz
giovedì 30 novembre 2023, ore 18,
al Centro Cittadella di Lugano, Corso Elvezia 35.

Conferenza / laboratorio: Frontiere: città e migrazione oggi

Per questioni di “frontiere” e “migrazioni”, ancora oggi nel mondo sono attivi decine di conflitti armati. La drammatica cronaca di queste settimane in Israele e Gaza è purtroppo solo un esempio tra molti. Il tema inoltre segna regolarmente il dibattito politico, il clima sociale e le competizioni elettorali e tra chi fa leva sulle paure e chi scommette sull’apertura il dialogo è difficile. Ma che cosa si nasconde dietro le frontiere e le migrazioni? È possibile viverle come una risorsa e non come un problema?

Se ne parlerà a Lugano in un evento pubblico, nella forma dinamica del “laboratorio”, dove il pubblico potrà intrattenersi liberamente con gli ospiti, in un momento di aperitivo iniziale. L’incontro è promosso della rinata Associazione Cittadella, nel suo nuovo Centro di Corso Elvezia 35, progettato da Mario Botta al posto dell’indimenticabile Teatro Cinema Cittadella

IL CICLO “LABORATORIO CITTADELLA”

L’Associazione Cittadella gestisce il Centro culturale Cittadella, che ospita le attività formative e aggregative della vicina Basilica del Sacro Cuore, e offre i suoi spazi anche a chi li richiede per attività in linea con i suoi scopi associativi. Il Centro si trova al piano terreno della Residenza Cittadella, il nuovo complesso abitativo progettato da Mari Botta sul terreno in cui sorgeva il Cinema Teatro Cittadella, per oltre mezzo secolo punto di riferimento della scena culturale luganese. Memore di questo retaggio storico ancora vivo, l’Associazione intende tornare ad agire nella realtà culturale luganese e contribuire alla vita sociale e aggregativa sia del quartiere sia della regione. 

Tra le varie iniziative, l’Associazione vuole ora attivare il “Laboratorio Cittadella”, un ciclo di incontri che, attraverso spunti e voci di autorevoli esperti, mira a riflettere, assieme alla cittadinanza, su questioni  e  nodi  di  quotidiana  attualità  sulla  città  e  le  forme  e  modalità  di convivenza che la caratterizzano. L’incontro con Domenico Quirico come ospite principale, tra le più stimate voci del giornalismo italiano, è il primo di una serie con cui l’Associazione Cittadella desidera coinvolgere un vasto pubblico.

L’Associazione Cittadella si è profondamente rinnovata la scorsa primavera, con l’arrivo di nuovi soci e l’elezione di un nuovo Ufficio amministrativo, composto da Stefano Izzi (presidente), Linda Fornara Bertona (vicepresidente), e i membri Filippo Bignami, Carlo Regondi, Yasmine Caluzzi, Fausto Leidi, don Italo Molinaro.

L’INCONTRO

Frontiere: città e migrazione oggi

Il primo incontro del Laboratorio Cittadella si pone l’obiettivo di riflettere sull’idea di frontiera, su come essa sia pluriforme, su come gli spazi urbani dove viviamo contengano frontiere spesso invisibili agli occhi e come assuma diversi significati. La frontiera configura un limite che circoscrive uno spazio, materiale e immateriale. Identifica una o più collettività, differenzia tra un dentro e un fuori. La frontiera è sempre al contempo riconoscimento e misconoscimento: integra, distingue, esclude

La porosità o meno di una frontiera dipende spesso della percezione di un rischio. Più è considerato minaccioso ciò che sta al di fuori di essa, minore è la disponibilità ad allentarne le maglie. All’opposto, più è forte la percezione dell’opportunità di trarre vantaggi da ciò che risiede altrove, minore è la spinta alla chiusura. Come dire che la trasformazione o meno di una frontiera in una soglia dipende sempre dalle circostanze. La città rappresenta la frontiera più concreta, vicina a noi, dove pratiche di cittadinanza sono più visibili e percepibili, il laboratorio ove si sperimenta realmente la convivenza e si plasma la frontiera.

Quando la pressione migratoria sulle frontiere aumenta in un quadro di ardua lettura, come lo è oggi, le identità al loro interno si espongono a ciò che è grande illusione e rischio: il chiudersi in sé stesse, percepirsi come in pericolo, autosufficienti. 

Che cosa significa allora costruire la convivenza nella frontiera cittadina? Quale il ruolo di istanze istituzionali, associative, di prossimità, religiose ed aggregative per una percezione di frontiera come opportunità nell’instabile presente?

GLI OSPITI

Don Italo Molinaro, Parroco della parrocchia della Basilica del Sacro Cuore e Filippo Bignami, ricercatore senior della SUPSI, ne parlano con:

Domenico Quirico (caporedattore esteri La Stampa)

Giornalista e scrittore italiano, è caporedattore esteri de La Stampa. È stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Ha una profonda conoscenza di flussi e processi migratori; si è interessato fra l’altro degli avvenimenti sorti a partire dal 2010-2011 e noti come “Primavera araba”. È autore di numerosi volumi. Nel 2015 ha vinto il Premio letterario Brancati. Ha inoltre vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Entro la sua ampia ed apprezzata produzione, ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male.

Michela Trisconi – Delegata cantonale all’integrazione

Laureata in storia contemporanea all’università di Friborgo, ha svolto un periodo di formazione presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi, interessandosi soprattutto alla sociologia dei movimenti religiosi. Autrice del Repertorio delle religioni del Cantone Ticino, è membro del Consiglio di fondazione del Centre intercantonal d’information sur les croyances religieuses (CIC) con sede a Ginevra. Dopo varie esperienze professionali in ambito privato a Friborgo e a Berna, ha lavorato presso la Direzione del Dipartimento della sanità e della socialità, e dal 2018 è capo-progetto della Piattaforma cantonale di prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento. Collaboratrice scientifica dal 2020 presso il SIS, in questa funzione si occupa dell’analisi di progetti e dei contatti con gli enti attivi nel settore dell’integrazione. 

Furio Bednarz – Presidente Associazione CINI Switzerland

Ricercatore senior e consulente indipendente, attualmente Presidente dell’Associazione CINI Switzerland, collabora con istituzioni di ricerca, associazioni professionali, enti locali e università. È stato Presidente e responsabile della ricerca e sviluppo presso la Fondazione ECAP Svizzera e Direttore dell’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione della Divisione della formazione professionale del Canton Ticino. I suoi interessi di ricerca riguardano i temi del mercato e delle politiche del lavoro, delle migrazioni e della formazione professionale. Ha diretto numerosi progetti di ricerca e scambio nazionali e internazionali pubblicando volumi e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

QUANDO E DOVE

Giovedì 30 novembre 2023
Centro Cittadella
Corso Elvezia 35
6900 Lugano
A 5’ a piedi da Autosilo Balestra, Autosilo USI.

Ore 18.00 – Aperitivo e conversazione con ospiti e pubblico

Ore 18.30 – Avvio incontro

Per informazioni: centrocittadellalugano@gmail.com

Entrata libera

Scarica PDF


  • -
1 e 2 dicembre - Sorella Povertà

1 e 2 dicembre – Sorella Povertà

SORELLA POVERTÀ
LIMITI – RISORSE – ESSENZIALITÀ 
 
Massagno
Venerdì 1 e sabato 2 dicembre Cinema Lux – Aula Magna Scuole elementari
 
Venerdì 1  dicembre a partire alle 17.30, dopo il rinfresco offerto (17.00 – 17.30) e i saluti istituzionali, verrà proiettato il Docu-film della SRF-SSR “LA FINE DEL CREDIT SUISSE” a cui seguirà una tavola rotonda condotta e moderata da Roberto Porta(giornalista RSI) con:
 
Prof. Markus Krienke, USI 
Stefano Frisoli, direttore di Caritas Ticino
Maria Luisa Parodi, già CIO Soave Private Investor SA e Co-direttrice di Equilab
Dott.ssa Davidia Zucchelli, Direzione Studi e Ricerche di IntesaSanpaolo
Don Sergio Massironi, Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
Gabriela Giuria, responsabile sviluppo progetti della Fondazione diritti umani – Lugano
 
Sabato 2 dicembre si svolgeranno presso l’Aula Magna delle Scuole elementari di Massagno cinque momenti d’incontro durante i quali differenti voci concorreranno a testimoniare – in maniera interdisciplinare – i variegati aspetti della povertà materiale, immateriale, spirituale e culturale. Trovate in allegato il programma di massima
 
09.15 RELIGIONI E POVERTÀ, con la giornalista Corinne Zaugg
Don Marco Dania, (parroco cattolico)
Paolo Tognina (pastore protestante)
Chiara Spata Nam, (consulente e formatrice esperta di diritti umani, di religione buddista)
Feri Matzlun (rappresentante Bahai
 
10.45 CULTURA E POVERTÀ con il giornalista CdT Andrea Bertagni e
Chiara Pirovano, storica dell’arte
Massimiliano Zampetti, attore e membro del gruppo regionale SI di t.
Mattia Bertoldi, presidente dell’Associazione Svizzera degli Scrittori di lingua italiana (ASSI)
Sergio Roic, Vicepresidente PEN Svizzera italiana
 
12.30 PRANZO 
 
14.00 POVERTA GLOBALE con Don Italo Molinaro (parroco e giornalista) e
Alessandra Genini, Comundo 
Alexander Widmer, Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)
Daria Lepori, FOSIT e Azione Quaresimale
Elisa MaricellI e Mauro Clerici, Conferenza missionaria della Svizzera italiana (CMSI) 
Don Giuseppe Zhang, Cappellano della casa della spiritualità Montefiolo 
 
15.30 POVERTA E RESPONSABILITA’ SOCIALE con Marco Fantoni (moderatore e vice direttore di Caritas Ticino) e
Oliviero Pesenti, Presidente AITI
Elisa Filippi, imprenditrice e membra UCIT
Benedetta Rigotti, responsabile comunicazione OCST
Elisa Ferrante, operatrice del Patronato ACLI
 
17.00 USCIRE DALLA POVERTÀ con Cecilia Brenni (giornalista) e 
Alessandro Della Vedova, Direttore Caritas Grigioni
Mario Amato, Direttore di Soccorso operaio svizzer
Dante Balbo, responsabile servizi sociali Caritas Ticino
Gianfranco Plebani, Presidente cantonale delle Conferenze di San Vincenzo
Barbara Braghiroli, Health & Wellbeing Couselor / Neuro Coach & Mental Trainer
 
18.45 CENA
 
20.15 CONCERTO
Le iscrizioni sono possibili tramite annuncio alla email: rete.laudatosi@gmail.com.
 
Il Festival è pubblico e gratuito
Il rinfresco di venerdì sera al Lux è offerto come pure la proiezione del docu-film del venerdì e il concerto di sabato sera. 
È richiesto un contributo libero a parziale copertura del pranzo e della cena di sabato sera. 
 
 
Per la Rete Laudato si’
 
Daria Lepori, membra del comitato ordinatore (Azione Quaresimale)
e
Prof. Dr. Markus Krienke, membro del comitato ordinatore (Cattedra Rosmini – FTL) 

  • -
2.12.2023 - Il peso psicologico e sociale degli stereotipi di genere

2.12.2023 – Il peso psicologico e sociale degli stereotipi di genere

Servizio comunicazione istituzionale
Data: 2 Dicembre 2023

USI in Ascolto, il Servizio pari opportunità, l’associazione Ciao Table, l’associazione Puntozero, la Fondazione Diritti Umani, Amnesty International in occasione dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, sono lieti di invitarvi al convegno pubblico “Il peso psicologico e sociale degli stereotipi di genere”.

9.00Benvenuto
 
Sonja Hildebrand, Prorettrice per la ricerca nelle scienze umane e le pari opportunità, USI
 Piera Serra, Presidente dell’associazione Ciao Table
 Rosalba Morese, Referente di USI in Ascolto, Ricercatrice e Docente, USI
9.15Interventi introduttivi
 
Monica Bucci, Direttrice Aggiunta della Divisione Giustizia
 Gabriela Giuria Tasville, Responsabile Sviluppo Progetti Fondazione Diritti Umani
9.30Interventi accademiciStereotipi, impliciti culturali e violenza di genere
 
Roberta di Pasquale, Psicologa, Psicoterapeuta, Docente di Psicologia Clinica e Dinamica, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi di Bergamo
 Basta saperlo, o forse no? Come usare la tecnologia per identificare e superare gli stereotipi di genere
 
Monica Landoni, Professoressa titolare, Facoltà di scienze informatiche, USI
 La medicina delle (in)differenze: stereotipi di genere ed equità in ambito biomedico
 
Marta Fadda, Bioeticista, Docente e Ricercatrice in bioetica, Facoltà di scienze biomediche, USI
10.30Pausa caffè
11.00Nelle parole e tra le parole: stereotipi di genere nei media
 
Intervento a cura di Aurélie Hofer, DécadréE, centro di competenza per la parità di genere nei media, Ginevra
11.30Tavola rotonda
 
Isabel Vidal, Coordinatrice della campagna nazionale dei 16 giorni contro la violenza di genere
 Pietro Majno-Hurst, primario di chirurgia EOC e professore ordinario USI
 Arianna Lucia Vassere, Educatrice, Formatrice e Volontaria di Imbarco Immediato
12.45Conclusioni
 
Elena Nuzzo, Referente della Rete Convenzione di Istanbul e Formatrice ai diritti umani
13.00Pranzo buffet
14.00Laboratori (è possibile partecipare a uno o più laboratori pomeridiani)
Parità preventiva: dagli stereotipi di genere alla violenza. Come riconoscere e prevenire i pregiudizi che alimentano le violenze?
 A cura dell’associazione Puntozero
Aula A12
Le reti familiare e amicale della donna che subisce violenze: contrastare i pregiudizi e attivare le risorse positive.
 Piera Serra, Psicologa Psicoterapeuta, Associazione Ticinese Psicologi
Aula A13
15.00Decostruire disparità: il pensiero manuale sfida il peso e la rigidità degli stereotipi di genere. Comunicare in 3D, per smontare pregiudizi come – e con – i mattoncini LEGO®.
 A cura dell’associazione Puntozero.
 Per partecipare a questo laboratorio è necessario iscriversi inviando una mail a: puntozero.ticino@gmail.com
Aula A12
Quali stereotipi si attivano quando assisto a una violenza di genere?
 
Elvira Collura, Neuropsichiatra Psicoterapeuta, Paula Firpo, Psicologa e Danilla Frei, Psicologa Psicoterapeuta
 Seminario esperienziale a cura di Ciao Table
Aula A13  

Per chi vuole è possibile iscriversi al pranzo tramite il link https://usi.qualtrics.com/jfe/form/SV_6zXJHFJidUxp434

Sempre sabato 2 dicembre, 9.00.-14.00, in Aula magna sarà possibile visitare l’esposizione della mostra “USI senza stereotipi”, realizzata dal Servizio pari opportunità e dal Servizio comunicazione istituzionale.


  • -
3.12.2023 - Downstream to Kinshasa

3.12.2023 – Downstream to Kinshasa

Domenica 3 dicembre
Cinema Lux Art House, Via G. Motta 67, Massagno

Proiezione del film Downstream to Kinshasa di Dieudo Hamadi

Ore 15:00 Introduzione di SwissABILITY e Film Festival dei Diritti Umani Lugano e proiezione del film Downstream to Kinshasa

Ore 16:50 Dibattito “Difficoltà e sfide delle persone affette da disabilità, dal Sud del mondo alla Svizzera”

Ore 17:30 Chiusura dibattito e aperitivo presso “Salone Cosmo” di Massagno


  • -
Dick Marty Verità irriverenti

Dick Marty
Verità irriverenti

Riflessioni di un magistrato sotto scorta

Un magistrato. Un’inchiesta negata. Una vita sotto scorta.

Le riflessioni di Dick Marty sono Verità irriverenti sullo stato della democrazia, sulla neutralità e sull’inchiesta che l’ha reso il bersaglio di un nemico senza nome.

Le Edizioni Casagrande, la libreria LAC Shop e la Fondazione Diritti Umani hanno il piacere di
invitarvi alla presentazione del volume

Dick Marty
Verità irriverenti
Riflessioni di un magistrato sotto scorta
Martedì 14 novembre 2023,
ore 18.00

LAC, Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6
Hall

Intervengono
l’autore Dick Marty e il giornalista Roberto Antonini
Ingresso libero fino a esaurimento posti


  • -
2 settembre 2023 - Diritti Umani e povertà - che fare?