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10.12.2019 – Informati! Indignati! Agisci! In prima linea per i diritti umani

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10.12.2019 -  Informati! Indignati! Agisci! In prima linea per i diritti umani

10.12.2019 – Informati! Indignati! Agisci! In prima linea per i diritti umani

Giornata internazionale dei Diritti Umani dedicata all’importante impegno dei volontari attivi per dare un’accoglienza calorosa e dignitosa alle persone migranti.
Con noi: Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch in Italia, Lisa Bosia e Daniele Biella.
Proiezione del documentario svizzero Volontaires, di Chloé Seyssel.


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Brochure: I Diritti delle persone LGBT* 1

Brochure: I Diritti delle persone LGBT*

Gabriela Giuria Tasville – Fondazione Diritti Umani

La Fondazione Diritti Umani di Lugano promuove la conoscenza ed il rispetto dei Diritti Umani, prevalentemente nella Svizzera Italiana, così come sono formulati nelle Convenzioni delle Nazioni Unite, nella Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti Umani, nella Costituzione svizzera e nella Costituzione del Cantone Ticino. 

La promozione di pubblicazioni inerenti alla sfera dei Diritti Umani è un ottimo strumento per veicolare la divulgazione di conoscenze giuridiche, per la loro promozione sul nostro territorio ed in particolar modo per sostenere la protezione delle persone appartenenti ai gruppi vulnerabili.

Lo sviluppo di canali d’informazione per un’educazione al rispetto dei Diritti Umani e per una coscienza collettiva solidale, aperte al dialogo e alla cooperazione, sono elementi fondamentali per non lasciare spazio a forme di intolleranza e discriminazione.

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti”. Così recita l’articolo 1 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, ma la narrazione della realtà di ogni giorno per tanti, troppi essere umani, dimostra la violazione di questo principio. 

La discriminazione imperante è un attacco al cuore del principio fondamentale secondo cui i Diritti Umani spettano a ciascun essere umano, senza distinzione alcuna.

La scrupolosa osservazione di come i Diritti Umani vengono riconosciuti è fondamentale, ma non basta. È necessaria l’azione di promozione dei diritti fondamentali e di costruzione di una cultura che veda nella loro tutela un elemento di rafforzamento dell’autorevolezza di chi ha responsabilità pubblica e non invece un limite al suo esercizio.

L’attuale percezione dei diritti fondamentali e delle libertà personali dovrebbe portare ad una maggiore apertura e tolleranza nei confronti dell’impostazione individuale della vita di ognuno di noi. Tuttavia, lo sviluppo storico non deve essere sopravvalutato e soprattutto non deve portare alla conclusione affrettata che oggi i diritti LGBT* siano ben riconosciuti e accettati da tutta la società. Ancora oggi nel quotidiano, si riscontrano diffidenza e rifiuto; la “diversità” è talvolta oggetto di scherno e persino di soprusi fisici.

In virtù di queste considerazioni, la Fondazione Diritti Umani, mediante la traduzione in italiano della Brochure sui diritti delle persone LGBT (“Droits des personnes LGBT”) della Law Clinic dell’Università di Ginevra e la relativa contestualizzazione giuridica per il Cantone Ticino, si prefigge di rispondere alle loro principali domande di carattere legale. Questo opuscolo può essere uno strumento utile anche per chiunque, a titolo personale o professionale, sia interessato a questo argomento. 

Inoltre, è fondamentale, ai fini degli obbiettivi delle pubblicazioni della Fondazione Diritti Umani, creare un ponte tra gli attori coinvolti in questa tematica che, grazie a questo opuscolo potranno confrontarsi su argomenti quali la protezione costituzionale delle persone LGBT*, i diritti dei minori nei confronti dei genitori e della scuola, i rapporti con la professione medica, i diritti nei rapporti di locazione, il regime delle unioni domestiche registrate e le sue differenze con il matrimonio civile, i diritti nei confronti della polizia, il diritto di espressione e di manifestazione.

Per concludere, un sentito ringraziamento va all’équipe della Law Clinic dell’Università di Ginevra per averci permesso di tradurre e adattare il suo opusculo. Esprimiamo riconoscenza al gruppo di lavoro che in Ticino, con il suo impegno e dedizione, ha reso possibile la realizzazione di questo encomiabile progetto che vuole essere un valido contributo nella costruzione di una cultura dei Diritti Umani più inclusiva e aperta.



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03.10.2019 - presentazione della brochure: I diritti delle persone LGBT* 2

03.10.2019 – presentazione della brochure: I diritti delle persone LGBT*

La versione digitale della brochure è ora disponibile per scaricare qui

programma
18h00Saluti istituzionali
Professoressa Daniela Mondini
Prorettrice per la ricerca nelle scienze umane e per le pari opportunità USI
18h15Introduzione tematica
Avv. Prof. Paolo Bernasconi Dr.h.c.
Fondazione Diritti Umani
18h25Saluti Law Clinic Ginevra
Nesa Zimmermann
Co-responsabile Law Clinic sui diritti delle persone vulnerabili
18h30Intervento in videoconferenza di Lorena Parini
Professoressa associata all’Università di Ginevra e Direttrice dell’Istituto di Studi di Genere
19h00Tavola rotonda con:
Valerie Debernardi

Fondazione Diritti Umani, e alunna della Law Clinic sui diritti delle persone vulnerabili
Imbarco Immediato
Manuele Bertoli

Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
19h30 – 19h45 Saluti conclusivi
Modera Philip Di Salvo
Giornalista e ricercatore post-doc presso l’Istituto di media e giornalismo dell’Università della Svizzera italiana

Segue rinfresco

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LA VIOLENZA SESSUALE RIGUARDA UNA DONNA SU CINQUE!

IN SVIZZERA LA VIOLENZA SESSUALE RIGUARDA UNA DONNA SU CINQUE!

Le violenze sessuali sono molto più diffuse in Svizzera di quanto lo si creda. Almeno una donna su cinque di un’età superiore ai 16 anni ha subito degli atti sessuali non consensuali e più di una donna su dieci ha avuto un rapporto sessuale contro la sua volontà. Questo l’esito di un’indagine rappresentativa condotta dall’istituto gfs.bern su mandato di Amnesty International e che ha coinvolto circa 4’500 donne.


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FESTIVAL DIRITTI UMANI A MILANO

Festival Diritti Umani Milano 2019

I Film del Festival 2019

Con i film dell’edizione 2019 ci avvicineremo alle devastanti conseguenze delle guerre e all’oblio ingiustificato verso conflitti in corso ma oscurati. Ogni titolo descrive una preoccupante condizione dell’umanità, che spesso causa fughe disperate, l’abbandono delle proprie radici e, alla lunga, lo smarrimento della propria identità. Il Festival Diritti Umani cresce grazie alla condivisione con altre realtà che operano per la salvaguardia dei diritti umani. Sinergie con altri festival per far circolare opere che raccontano l’orrore per la guerra e la difficile strada per la pace.


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Migranti: «Aumenta il tasso di mortalità in mare»

Nel Mediterraneo si è passati da un decesso ogni 38 arrivi nel 2017 a uno ogni 14 l’anno scorso

MADRID / GINEVRA – In termini assoluti, il numero dei migranti morti nel Mediterraneo centrale è più che dimezzato nel 2018 rispetto al 2017. Il tasso di mortalità in mare rispetto agli arrivi, tuttavia, è salito drasticamente: lungo la rotta Libia-Europa si è passati da un decesso ogni 38 arrivi nel 2017 a uno ogni 14 l’anno scorso.

Il bilancio delle vittime è stato particolarmente pesante nel Mediterraneo occidentale, lungo la rotta verso la Spagna, dove il numero dei morti è quasi quadruplicato nel 2018 rispetto al 2017. È quanto emerge dal rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) intitolato ‘Viaggi disperati’ e anticipato da ‘Repubblica’.

Il rapporto rivela inoltre che in seguito ad un rafforzamento delle attività della Guardia Costiera libica, l’85% dei migranti tratti in salvo o intercettati nella cosiddetta Regione Libica di Ricerca e Salvataggio (SRR) sono stati portati in Libia, dove sono stati soggetti a «incarcerazione in condizioni spaventose». Per questo, un maggior numero di barconi hanno cercato di oltrepassare la SRR libica per sfuggire alla Guardia Costiera del Paese facendo rotta verso Malta o l’Italia.

Fonte: https://www.tio.ch/dal-mondo/attualita/1349270/migranti-aumenta-il-tasso-di-mortalita-in-mare