Rapporto finale FDU 2014


RAPPORTO FINALE
FESTIVAL DIRITTI UMANI – LUGANO
FORUM E FESTIVAL DEL FILM PER I DIRITTI UMANI
PRIMA EDIZIONE: 25-28 SETTEMBRE 2014


In Canton Ticino, nell’arco di pochi mesi, è stato realizzato un importante progetto: il primo Forum e Festival del Film sui Diritti Umani. Il Festival ha avuto luogo a fine settembre, su quattro giorni, con tredici proiezioni e undici dibattiti condotti da noti esperti.

Il Festival Diritti Umani si è posto come obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere il grande pubblico, in particolar modo i giovani, su temi legati alla protezione dei Diritti Umani. Si è dibattuto su temi di grande attualità, come la guerra in Siria e l’integralismo religioso. Un’attenzione particolare è stata riservata al ruolo delle donne nella lotta per la difesa della dignità umana. Questa prima edizione è stata dedicata al popolo tibetano.

Parimenti all’aspetto contenutistico, la dimensione artistica è stata fondamentale. Una commissione apposita si è occupata di selezionare i film da proporre, al fine di ottenere una programmazione con pellicole recenti e interessanti. Sono state proiettate tre premières svizzere, con la partecipazione ai dibattiti dei rispettivi realizzatori, noti a livello internazionale.

Il Festival si è sviluppato in tre programmi. Il primo è stato ideato per un pubblico universitario internazionale. Si è svolto alla Franklin University Switzerland (FUS) a Sorengo-Lugano, con la
proiezione di due film, entrambi seguiti da dibattito in lingua inglese.

Successivamente ha avuto luogo il Programma giovani, dedicato agli studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni, al Cinestar di Lugano, con la proiezione di tre pellicole e quattro dibattiti.

Infine, il programma rivolto al grande pubblico, che ha presentato otto film e sei dibattiti.

Numerose associazioni, istituzioni, ONG svizzere e ticinesi, così come le autorità del Comune di Lugano, del Canton Ticino e del Dipartimento federale degli affari esteri hanno partecipato a questa prima edizione del Festival.

Carla Del Ponte, Presidente del Comitato d’onore, Wolfgang Amadeus Bruelhart, Capo della Divisione Medio-Oriente e Africa del Nord del DFAE, Manuele Bertoli, Presidente del Consiglio di Stato, Marco Borradori, Sindaco di Lugano, Giovanna Masoni, Capo del Dicastero della cultura e dell’educazione del Comune di Lugano, Dimitri, artista e fondatore della Scuola di teatro Dimitri, Léo Kaneman, Direttore Generale del Festival Diritti Umani di Ginevra fino al 2014, hanno onorato il Festival Diritti Umani di Lugano con propri interventi alle cerimonie di apertura e chiusura.

Il Festival e i media

Il Forum e Festival del Film sui Diritti Umani ha avuto grande eco sui media.

A due settimane dall’inizio della manifestazione si è tenuta la conferenza stampa, con la partecipazione di rappresentanti della Direzione del Festival, della Commissione Film e della Fondazione Diritti Umani. Circa 30 giornalisti hanno preso parte all’evento.

Prima, durante e dopo la manifestazione sono apparsi numerosi articoli su Corriere del Ticino, Giornale del Popolo, La Regione Ticino, Fatto Quotidiano, Azione, Il Quotidiano, Universo, Tempi, oltre ai servizi di RSI e Rete Due. Buona parte degli articoli apparsi sui giornali possono essere consultati sul sito del Festival.

Buon riscontro si è anche avuto sui canali social e grazie alla promozione virtuale.

La pagina Facebook è seguita da più di 850 persone; 600 persone sono state destinatarie della newsletter; il canale Youtube del Festival ha proposto 11 video che sono stati visti all’incirca 500 volte; il sito web del Festival è stato visitato circa 5.000 volte; gli autori di queste sessioni sono stati circa 3.000 internauti, in maggioranza dalla Svizzera, ma molti anche dall’Italia e da altri Paesi, grazie alla copertura mediatica e alla diffusione delle notizie soprattutto durante i quattro giorni della manifestazione.

Programmazione

1. Programma anglofono destinato principalmente a un pubblico universitario

Il primo giorno di Festival, dedicato al pubblico universitario, si è svolto alla Franklin University Switzerland (FUS) a Lugano – Sorengo, completamente in lingua inglese.

È stato proiettato Watchers of the Sky di Edet Belzberg (prima visione in Svizzera), seguito da un dibattito intitolato Genocide: The Birth of a Notion, con l’intervento di Fausto Pocar, Giudice del Tribunale penale internazionale del Ruanda e Professore all’università di Milano, Marcus Pyka, Professore associato alla Franklin University Switzerland (FUS) e Caroline Wiedmer, Professoressa alla FUS. Circa 120 persone hanno partecipato alla sessione.

Nella seconda fase della giornata è stato proposto il film The Guantanamo Trap di Thomas Selim Wallner. Il tema è stato poi approfondito durante il dibattito successivo Guantanamo: where are we now?, con l’intervento di Andrew Clapham, Professore all’Istituto di Alti Studi Internazionali e sviluppo a Ginevra, Melvin Schlein, Professore alla FUS e ancora Markus Pyka, professore alla FUS. Circa 160 persone hanno assistito a questo secondo momento.

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2. Programma giovani

Venerdì 26 settembre ha avuto luogo il Programma giovani, dedicato agli studenti e studentesse di età compresa fra i 16 e i 19 anni.

I giovani studenti dei licei e delle scuole professionali hanno partecipato al Festival Diritti Umani per dibattere di temi quali il genocidio e la ricostruzione in Ruanda, la lotta in Svizzera contro l’impunità dei crimini internazionali, migrazione e diritto d’asilo.

Nei mesi precedenti la manifestazione, sono stati presi contatti con i docenti per preparare gli studenti su queste tematiche e sono stati forniti dei documenti didattici da utilizzare in classe.

La prima sessione della mattina è stata organizzata in coollaborazione con COOPI, ONG di cooperazione allo sviluppo. Dopo aver proiettato il film Rwanda : la surface de réparation di François-Xavier Destors e Marie Thomas Penette, si è tenuto il dibattito Ruanda: vent’anni dopo, con la partecipazione di Claudio Ceravolo, Medico e Presidente della Fondazione COOPI e Gabriele Nissim, giornalista, scrittore e Presidente di Gariwo. Circa 360 persone, tra studenti e docenti, hanno preso parte a questo evento.

Durante la seconda sessione, gli studenti e le studentesse hanno assistito alla proiezione del documentario Chasseurs de crimes, di Juan José Lozano e Nicolas Wadimoff. Il tema Lottare contro l’impunità – il caso Svizzera, è stato affrontato dal Procuratore Generale del Canton Ticino John Noseda e Benedict de Moerloose, funzionario di TRIAL (Track Impunity Always), ONG svizzera per la lotta all’impunità dei criminali internazionali, di cui il documentario ha mostrato l’operato. Il Prof. Paolo Bernasconi, dr.h.c., membro onorario del CICR, ha diretto la discussione tra i relatori e gli studenti, che hanno partecipato attivamente. Ben 400 persone hanno preso posto in sala per assistere a questa sessione.

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Nella terza sessione pomeridiana, per overbooking la proiezione del film L’Escale di Kaveh Bakhtiari è stata replicata in ben due sale del Cinestar. Hanno infatti partecipato 620 persone tra studenti e docenti.

Questa parte del programma è stata realizzata in collaborazione con Amnesty International. La riflessione sul tema Richiedenti l’asilo: migrazione e privazione della libertà, è stata condotta in una sala da Chiara Guerzoni, Amnesty International – Sezione svizzera e Padre Mussie Zerai, Direttore dell’Agenzia eritrea Habeshia 10, mentre nell’altra sala dal Prof. Paolo Bernasconi, dr.h.c., in dialogo con la dottoressa Farian Sabahi, giornalista, scrittrice e Professoressa specializzata sul Medio Oriente.

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3. Programma per il grande pubblico

Il programma dedicato al grande pubblico si è inaugurato venerdì sera ed è proseguito fino a domenica sera.FDU6

Oltre alle proiezioni e alle conferenze, in collaborazione con il Dipartimento federale degli affari esteri si è offerta al pubblico l’esposizione di fotografie Faces of Human Rights defenders and the extractive industry di Daniel Schweizer, che ritrae persone impegnate nella difesa dei Diritti Umani nell’ambito dell’industria estrattiva.

Circa 180 persone hanno partecipato all’evento.

Non solo: il pubblico ha interagito con i rappresentanti delle ONG, in particolare Amnesty International, COOPI e Gariwo, che si sono messi a disposizione con i loro stand durante tutta la durata della manifestazione.

Inoltre, alcuni autori-conferenzieri hanno presentato i loro libri e la Libreria L’Angolo ha messo a disposizione del pubblico questi lavori e altri testi inerenti alle tematiche proposte durante il Festival.

Programmazione

 

Venerdì 26 settembre 2014, ore 20

FDU7Come già riportato, la cerimonia di apertura ha visto l’intervento di Carla Del Ponte, membro della Commissione ONU d’inchiesta sui crimini in Siria e Presidente del Comitato d’Onore del Festival, di Wolfgang Amadeus Bruelhart, Capo della Divisione Medio-Oriente e Africa del Nord del DFAE, di Manuele Bertoli, presidente del Consiglio di Stato, di Marco Borradori, Sindaco di Lugano e di Léo Kaneman, Direttore del FIFDH Ginevra.

Il programma per il grande pubblico si è aperto con una prima visione in Svizzera: il film Timbuktu del grande regista Abderrahmane Sissako, sul tema dell’integralismo religioso. A seguire, il dialogo tra Abderrahmane Sissako e Fabio Fumagalli, esperto di cinema, nonché membro della Commissione Film del Festival Diritti Umani 2014. Aldo Sofia, giornalista e corrispondente per gli esteri della RSI, ha condotto il dialogo. Circa 300 persone hanno affollato la sala, assistendo a una delle sessioni più emozionanti del Festival.

 

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Sabato 27 settembre

A partire da mezzogiorno ha preso il via il terzo giorno del Festival, con la sessione dedicata al Popolo Tibetano. Kelsang Maha Barpo, Presidente della SeFDU9zione Ticinese della Comunità Tibetana in Svizzera, ha introdotto il film Dang An (The Dossier) di Rikun ZHU. Circa 50 persone hanno assistito a questa proiezione.

A seguire, circa 70 persone hanno assistito alla proiezione di Everyday rebellion documentario di Arash Riahi e Arman T. Riahi.

Nel tardo pomeriggio è stato toccato un altro tema di grande importanza: il ruolo e l’impegno delle Organizzazioni Internazionali nel dopo conflitto, con particolare riferimento a Freetown. Dapprima è stato proiettato il film Shado’man di Boris Gerrets, 2013. La discussione successiva al film è stata condotta da FDU10Bruno Bergomi, giornalista e documentalista alla RSI, nonché già delegato del CICR e membro di comitato della Fondazione Diritti Umani. Il regista del film, Boris Gerrets, è intervenuto insieme a Gianluca Thorimbert, già delegato del CICR. Una settantina di persone hanno preso parte all’evento.

Il terzo giorno si è concluso con la proiezione del film Concerning violence, di Göran Hugo Olsson. A seguire il dibattito sul tema Colonialismo di ieri e colonialismo di oggi, con il dialogo tra la Professoressa Beatrice Nicolini, Docente di Storia dell’Africa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Dick Marty, ex magistrato e parlamentare. Roberto Antonini, giornalista alla RSI ed esperto della tematica, ha condotto il dialogo tra i due relatori. 160 persone hanno partecipato al dibattito.

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Domenica 28 settembre

Il quarto e ultimo giorno del Festival, domenica 28 settembre 2014, si è avviato con una sessione copresentata assieme ad Amnesty International e FDU13che ha proposto il film Le regine di Saba – la rivoluzione delle donne in Yemen, di Manon Loizeau, seguito da un dibattito sul tema della Primavera araba delle donne e la rivoluzione nello Yemen. Sono intervenuti Luca Attanasio, giornalista e scrittore, Valeria Palumbo, giornalista e collaboratrice scientifica dell’ISPI, Farian Sabahi, giornalista, scrittrice ed esperta di Medio-Oriente, e Stella Jegher di Amnesty International – Sezione Svizzera.

Il pomeriggio è proseguito con una sessione dedicata al tema della violenza e tratta delle donne. È stato proposto al pubblico il documentario The price of sex, realizzato da Mimi Chakarova.

Partecipanti al dibattito: Paola Monzini, ricercatrice in scienze sociali e consulente internazionale, Pietro Forno, Magistrato di Milano e coordinatore FDU14del dipartimento sui delitti contro la famiglia, la pornografia e la pedopornografia, e Natalia Ferrara Micocci, già Procuratrice Pubblica al Ministero Pubblico. La riflessione è stata condotta da Peter Schiesser, Direttore del settimanale Azione.

Circa 140 persone hanno partecipato.

Il Festival Diritti Umani Lugano si è concluso con una riflessione sulla tragedia della guerra in Siria. Alla cerimonia di chiusura hanno preso parte Giovanna Masoni, Capo del Dicastero della Cultura e dell’Educazione, Tashi Albertini e Kelsang Maha Barpo dell’Associazione Ticino-Tibet, Dimitri, artista e fondatore della Scuola di teatro Dimitri, e Luciano Rigolini, produttore cinematografico. Al pubblico è stato proposto il film Silvered water, Syria self portrait, di Ossama Mohammed. A seguire il dialogo intitolato Siria: un conflitto senza fine? tra Carla del Ponte e il giornalista Aldo Sofia.

Più di 300 persone hanno preso parte a questo emozionante finale

Bilancio

Il pubblico ha accolto in maniera molto positiva questa manifestazione. Si sono registrati più di 3.000 ingressi al Festival Diritti Umani. In particolar modo è stato molto significativo l’interesse del pubblico giovanile: nella giornata dedicata alle scuole, la sala da 400 posti è stata riempita per tre volte e sono state aggiunte altre sale per permettere a tutte le scolaresche di partecipare. Le discussioni e le riflessioni sono state ricche di significato e impegno.

Il Festival ha creato una rete importante di partenariati con numerose organizzazioni e istituzioni locali. Ciò ha permesso di raggiungere un numero elevato di persone e anche coloro che, probabilmente, non erano di principio interessate a questioni inerenti alla difesa dei Diritti Umani.

I riscontri sono stati così positivi che la Fondazione Diritti Umani ha deciso di continuare con questo progetto e di promuovere nuove edizioni del Festival Diritti Umani.

Struttura, partenariati e aspetti finanziari

L’organo giuridico del Festival è la Fondazione Diritti Umani, Fondazione di pubblica utilità con sede a Lugano, che ha sostenuto e promosso il Festival Diritti Umani.

Il Festival Diritti Umani, nato da un’iniziativa ticinese, è composto da una Direzione, un piccolo team di collaboratori, un Comitato d’onore e tre commissioni (film, forum e scuola).

Il Festival non si sarebbe potuto realizzare senza il coinvolgimento e l’impegno di collaboratori, molti volontari, donatori e partner. Un sostegno sia dal punto di vista finanziario, sia materiale che sotto altri aspetti, quali la promozione, comunicazione o supporto a sessioni particolari della manifestazione.

Partner del progetto

Partner statali

Il Comune di Lugano, il Canton Ticino e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) hanno donato al Festival il loro prezioso sostegno politico intervenendo ufficialmente durante il Festival. Il DFAE ha permesso che venisse esposta la rassegna fotografia Faces of Human Rights Defenders and the Extractive Industry di Daniel Schweizer durante il Festival.

La rete nazionale dei Festival e Forum sui Diritti Umani

in particolare con il FIFDH di Ginevra e di Zurigo.

I <<luoghi partner>> del Festival

il CineStar e la Franklin University Switzerland (FUS) non hanno soltanto accolto il Festival fisicamente ma hanno permesso di instaurare un’eccellente collaborazione nel corso dei mesi.

Le relazioni privilegiate con alcuni media

è stato istituito un patronato con il Corriere del Ticino e una collaborazione con RSI – Rete Due.

Le ONG e altre istituzioni

Amnesty International – Sezione Svizzera e Coopi Suisse hanno sostenuto il Festival e hanno collaborato per realizzare il programma dedicato ai giovani.

Altre ONG e istituzioni sono state coinvolte, in particolare: Associazione Per una Responsabilità Umana in Azione (APRUA), Associazione REC (Startup di Lugano specializzata nell’audiovisivo e nella comunicazione), Associazione Giuristi Praticanti del Canton Ticino, Associazione Ticinese Insegnanti di Storia (ATIS), Associazione Ticinese Terza Età (ATTE), Associazione Ticino-Tibet (ATT), Circolo dei Giuristi Lugano, Circolo Giovani Giuristi Zurigo, Fondazione Progetto ARCA, FOSIT (Federazione delle ONG della Svizzera Italiana), Gariwo: la foresta dei Giusti, Giovismondo, Incontro Democratico, Milano Film Festival, Osservatorio Democratico – Gruppo di discussione politica, Pro Juventute, Sacrificio Quaresimale – Fastenopfer, Tibetan Community in Switzerland and Liechtenstein, Trigon Film, World Organization Against Torture (OMCT).

Aspetti finanziari

Un po’ meno di 100.000 franchi sono stati necessari per l’organizzazione di questa prima edizionedel Festival, tenendo conto degli importi negoziati e delle donazioni materiali dei partner.

Un fondo di partenza è stato messo a disposizione dalla Fondazione Diritti Umani. Una ventina di donatori privati ticinesi e di imprese hanno generosamente offerto il loro sostegno. Tra questi possiamo nominare la Managing Growth Corporate Services SA di Lugano, l’Associazione Aprua, il Prof. avv. Henry Peter. A ciò si aggiungono fondi provenienti da altre istituzioni, quali Swisslos e Percento culturale Migros. Rapporto originale in lingua francese : Aline Baumgarner, Direttrice e Francesca Fumagalli, Vicedirettrice. Rapporto in lingua italiana: Sara Ravanetti, Liaison Officer tra la Fondazione Diritti Umani e il Festival Diritti Umani.