L'archittetura della detenzione
Investigating Xinjiang's Network of Detention Camps
Gli strumenti di analisi architettonica e spaziale sono stati fondamentali in una serie di recenti e innovativi progetti di giornalismo investigativo, consentendo di svolgere indagini che in precedenza non sarebbero state possibili.
Tali progetti hanno recentemente attirato molta attenzione all’interno della professione dell’architettura, ma i metodi di lavoro, le sfide e le opportunità di collaborazione tra architetti e giornalisti sono molto meno compresi e realizzati.
L’installazione di Killing Architects in The Laboratory of the Future esplora questo aspetto utilizzando la loro recente indagine sulla rete di campi di detenzione costruiti dal governo cinese nello Xinjiang per la detenzione di massa dei musulmani. È stato quasi impossibile per i giornalisti viaggiare e lavorare efficacemente nello Xinjiang e la mancanza di accesso rese necessario che si ricorresse a metodi visivi e spaziali come le immagini satellitari, la modellazione 3D e l’analisi dei regolamenti edilizi delle prigioni cinesi.
Collaboratori tecnici
Megha Rajagopalan, Christo Buschek, Shumi Bose, Jan Rothuizen, Ekaterina Anchevskaya, Zachary Sigelko, Anna Moreno
Con il sostegno aggiuntivo di
Creative Industries Fund NL