Tag Archives: #ambiente

  • -
La Terra deve essere al centro di qualunque nostra pianificazione

La Terra deve essere al centro di qualunque nostra pianificazione

Tags : 

Messaggio del Segretario Generale per la Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità

 “L’umanità sta conducendo una guerra contro la natura, incessante e autolesionista.

Si impoverisce la biodiversità mentre aumenta la concentrazione di gas a effetto serra, e l’inquinamento è ormai ovunque, dalle isole più remote alle vette più impervie.

Dobbiamo fare pace con la natura.

La terra può essere il nostro migliore alleato. Ma è una terra che soffre.

Il degrado del suolo causato dal cambiamento climatico e dall’espansione di agricoltura, città e infrastrutture minaccia il benessere di 3,2 miliardi di persone.

Esso danneggia la biodiversità e permette l’insorgere di malattie infettive quali il COVID-19.

La riconversione di terre degradate permetterebbe di rimuovere il carbonio dall’atmosfera e aiuterebbe comunità vulnerabili ad adattarsi al cambiamento climatico. Ciò potrebbe inoltre generare 1400 miliardi di dollari aggiuntivi in termini di produzione agricola annuale.

L’aspetto migliore è che tale riconversione è semplice, economica e accessibile a tutti.

Si tratta di uno dei modi più democratici e favorevoli ai poveri di accelerare il progresso verso il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Quest’anno segna l’avvio del Decennio ONU sul Ripristino degli Ecosistemi.

In occasione di questa Giornata, mettiamo la terra al centro di qualunque nostra pianificazione.”

La Svizzera e la lotta alla desertificazione

Nel 1996, la Svizzera ha ratificato la «United Nations Convention to Combat Desertification» (UNCCD), la Convenzione dell’ONU per la lotta alla desertificazione, lanciata nel 1994 dopo il vertice della Terra di Rio de Janeiro.

Circa un quarto della superficie della Terra si deve confrontare con il problema della siccità, e delle sue conseguenze quali carestia, povertà e movimenti di migranti.

La Svizzera è attiva nel campo della lotta alla desertificazione fin dagli anni 80, attraverso l’aiuto allo sviluppo che mira a innescare processi sostenibili e gestibili autonomamente.

L’aiuto allo sviluppo si basa sulla collaborazione con autorità locali, istituzioni, organizzazioni non governative (ONG) e direttamente con la popolazione locale.
Andri Bisaz, della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’organismo ufficiale svizzero di aiuto allo viluppo, è responsabile per i contatti della DSC con la Commissione per la lotta contro la desertificazione.
«Per la giornata internazionale non ci sono azioni particolari. Ma ovviamente continuiamo a impegnarci contro la desertificazione nell’ambito dei nostri progetti», conferma Bisaz.

Tra il 1997 e il 2000, la DSC ha speso quasi 166 milioni di franchi per la cooperazione bilaterale. Fondi che sono andati in Africa (nella misura del 43 percento), in Asia (38 percento) e nell’America centrale (19 percento).

Fonte: https://unric.org/it/messaggio-del-segretario-generale-per-la-giornata-mondiale-contro-la-desertificazione-e-la-siccita/

https://www.swissinfo.ch/ita/lotta-contro-la-desertificazione/3362518

Fonte immagine : https://www.efanews.eu/resource/13912-suolo.html


  • -
Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021: serve un’azione urgente per il ripristino dell’ecosistema

Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021: serve un’azione urgente per il ripristino dell’ecosistema

Tags : 

Dalla prima Giornata Mondiale dell’Ambiente nel 1974, l’evento è cresciuto fino a diventare una piattaforma globale per la sensibilizzazione pubblica sul tema dell’ambiente in oltre 100 Paesi.

La Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 è ospitata dal Pakistan e ha come tema il “Ripristino dell’Ecosistema” nell’ambito della campagna “Reimagine. Recreate. Restore.” Quest’anno, la Giornata servirà anche per il lancio ufficiale del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema 2021-2030. Gli hashtag ufficiali della Giornata sono #GenerationRestoration e #WorldEnvironmentDay.

Ripristino dell’Ecosistema

Quest’anno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente sollecita un’azione urgente per far rivivere i nostri ecosistemi danneggiati.

Gli esseri umani stanno perdendo e distruggendo le fondamenta della propria sopravvivenza a un ritmo allarmante. Più di 4,7 milioni di ettari di foreste (pari a un’area più grande della Danimarca) vengono persi ogni anno.

Di conseguenza, la perdita dell’ecosistema sta privando il mondo di pozzi di assorbimento del carbonio come le foreste e le torbiere. Le emissioni globali di gas serra sono cresciute per tre anni consecutivi e il pianeta è sulla strada verso un cambiamento climatico potenzialmente catastrofico.

Riducendo l’habitat naturale per la fauna selvatica, abbiamo creato le condizioni ideali per il diffondersi degli agenti patogeni, compresi i coronavirus, come dimostrato dal COVID-19.

Fonte: https://unric.org/it/giornata-mondiale-dellambiente-2021-serve-unazione-urgente-per-il-ripristino-dellecosistema/


  • -
Economia circolare in Svizzera 1

Economia circolare in Svizzera

Tags : 

L’economia circolare si contraddistingue per il fatto che le materie prime vengono utilizzate in modo efficiente e il più a lungo possibile. Se si riesce a chiudere il ciclo dei materiali e dei prodotti, le materie prime possono continuare a essere riutilizzate – a beneficio non solo dell’ambiente, ma anche dell’economia svizzera.

Definizione di economia circolare

L’economia circolare, chiamata anche «circular economy», si differenza dai processi produttivi lineari tuttora diffusi. In un sistema economico di tipo lineare, si lavorano le materie prime e si fabbricano, vendono, consumano e gettano prodotti (cfr. grafico seguente). È un modus operandi che comporta scarsità di materie prime, emissioni, ingenti quantità di rifiuti e il conseguente inquinamento ambientale.

Figura 1: Rappresentazione schematica del sistema economico lineare
© UFAM

Nell’economia circolare, invece, i prodotti e i materiali vengono mantenuti all’interno del ciclo (frecce verdi nel grafico sottostante), per cui si consumano meno materie prime primarie rispetto a un sistema economico lineare. Al contempo, il valore dei prodotti si conserva più a lungo nel tempo e si generano meno rifiuti.

L’economia circolare rappresenta un approccio integrato che tiene conto dell’intero ciclo: dall’estrazione delle materie prime alla progettazione, fabbricazione e distribuzione di un prodotto, fino alla sua fase di utilizzo – che dev’essere quanto più lunga possibile – e al riciclaggio. Per far sì che prodotti e materiali rimangano all’interno di questo circuito, occorre un cambiamento di mentalità da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Rappresentazione schematica dell’economia circolareFigura 2: Rappresentazione schematica dell’economia circolare
© UFAM

L’economia circolare in Svizzera

Sin dalla metà degli anni Ottanta la Svizzera, nazione povera di materie prime, persegue una politica volta alla realizzazione di un’economia circolare – e da allora è riuscita a chiudere, almeno in parte, alcuni cicli. Nel 2018, ad esempio, dei 17,5 milioni di tonnellate di materiali di risulta quali calcestruzzo, ghiaia, sabbia, asfalto e laterizio, circa 12 milioni sono stati riciclati. Oltre 5 milioni di tonnellate, soprattutto di materiale di demolizione misto, non rientravano ancora in un ciclo di recupero. Sul fronte dei rifiuti urbani, poco più della metà viene raccolto separatamente e riciclato. L’elevata percentuale di riciclaggio della Svizzera, tuttavia, va letta alla luce dell’imponente quantità di rifiuti generata entro i confini nazionali. Non esiste praticamente nazione in cui si registri un simile volume di rifiuti urbani rapportato al numero di abitanti.

C’è ancora parecchio da fare se si vuole rafforzare il principio dell’economia circolare. Fibre tessili, materiali edili, materie plastiche e rifiuti biogeni, ad esempio, in futuro potrebbero essere recuperati in una percentuale maggiore. Da alcuni anni ormai le aziende prendono sempre più in considerazione il principio dell’economia circolare nella loro attività.

Per il buon funzionamento dell’economia circolare, è fondamentale anche il ruolo svolto dai consumatori, che possono contribuire al cambiamento adottando uno stile di consumo sostenibile e utilizzando i prodotti il più a lungo possibile. È altresì compito loro adoperarsi affinché i prodotti vengano maggiormente condivisi, riutilizzati, riparati e ripristinati – e infine anche far sì che quelli non più utilizzabili vengano raccolti e smaltiti in modo differenziato. Un ruolo parimenti centrale nell’evoluzione verso una maggiore economia circolare spetta ai servizi d’acquisto degli enti pubblici federali, cantonali o comunali e ai servizi corrispondenti dell’economia privata.

Fonte: https://www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/economia-consumo/info-specialisti/economia-circolare.html