Per la giornata della Memoria del 27 gennaio 2023 vi proponiamo un importante appuntamento di riflessione.
Alle 20.00 al Cinema Teatro Multisala di Mendrisio proponiamo la proiezione del film KLONDIKE, vincitore di moltissimi premi tra cui il World Dramatic Directing Award al Sundance Film Festival 2022.
La proiezione del film è seguita da un incontro con Elina Yakovleva che parlerà della violazione delle convenzioni internazionali e dei diritti umani in Ucraina, modera Mauro Arrigoni della Fondazione Diritti Umani.
L’evento è organizzato da FFDUL insieme a Fondazione Diritti Umani e con la collaborazione di Cineclub del Mendrisiotto.
IL FILM KLONDIKE di Maryna Er Gorbach |con Oxana Cherkashyna, Sergiy Shadrin, Oleg Scherbina | finzione | Ucraina, Turchia | 2022 | 100 minuti | Versione originale con sottotitoli in italiano
Il film racconta la storia di una famiglia ucraina che vive sul confine tra Ucraina e Russia durante l’inizio della guerra del Donbass nel luglio del 2014. La moglie Irka, in attesa di un figlio, si rifiuta di lasciare la sua casa anche quando il villaggio in cui vive viene occupato dalle forze armate. La famiglia resta anche quando viene abbattuto nelle vicinanze l’aereo passeggeri MH17.
Il film ha ricevuto decine di premi in tutto il mondo, oltre al già citato il World Dramatic Directing Award Sundance Film Festival 2022 anche il Premio della giuria ecumenica Berlinale 2022, in Svizzera è stato premiato al Festival International de Films de Fribourg.
Entrata: 12.– chf / ridotto: 8.– chf (studenti/AVS/Cineclub del Mendrisiotto)
Il federalismo può avere un impatto positivo sulla realizzazione dei Diritti Umani, ma può anche rendere la loro attuazione più difficile.
Nel migliore dei casi, i Cantoni sviluppano approcci innovativi all’attuazione dei Diritti Umani, li sperimentano e ispirano altri Cantoni con il loro approccio.
Come si possono rafforzare queste dinamiche positive?
Una revisione periodica, in base alla quale i Cantoni sarebbero in grado di valutare l’attuazione dei Diritti Umani da parte dell’altro, sulla falsariga del modello dell’Esame Periodico Universale (EPU) delle Nazioni Unite, potrebbe contribuire a rafforzare i Diritti Umani in Svizzera?
L’Assemblea Generale dell’ONU ha creato l’Esame Periodico Universale (EPU) per contribuire alla diffusione di “buone pratiche” e per innescare processi di apprendimento, sia da parte dello Stato in esame che dello Stato stesso.
Questo approccio potrebbe essere applicato in modo vantaggioso nello Stato federale svizzero?
Sono necessari nuovi meccanismi per assicurare che gli obblighi derivanti dal diritto internazionale siano meglio percepiti e attuati dai Cantoni?
In questa conferenza pubblica, organizzata congiuntamente dalla Fondazione Diritti Umani, supportata dall’USI e da organizzazioni della Società Civile nazionali e locali, vogliamo discutere l’idea di un “EPU Svizzera” con i rappresentanti del Cantone, del mondo accademico e della Società Civile. L’evento offrirà anche l’opportunità di presentare gli sforzi che alcuni Cantoni compiono per l’attuazione degli obblighi internazionali per il rispetto concreto dei diritti fondamentali.
Cos'è l'EPU?
L’Esame Periodico Universale (EPU) è volto a migliorare l’attuazione dei Diritti Umani nel mondo. A tale scopo, gli Stati membri del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite partecipano a un dialogo tra pari che permette loro di esaminarsi reciprocamente e di rivolgersi l’un l’altro raccomandazioni. Nel novembre 2017, la Svizzera ha sostenuto tale esame per la terza volta.
L’impegno della Svizzera (e dei Cantoni) per proteggere i diritti fondamentali
L’impegno della Svizzera (e dei Cantoni) per proteggere i diritti fondamentali
I diritti fondamentali in Svizzera sono garantiti dalla Costituzione e da una serie di convenzioni internazionali che il nostro Paese ha sottoscritto. Nello specifico la Svizzera ha sottoscritto diverse convenzioni internazionali che toccano tutti gli ambiti della società:
Patto ONU I sui diritti economici, sociali e culturali (es.: diritto al lavoro, diritto allo sciopero, diritto alla protezione della famiglia, diritto all’istruzione)
Patto ONU II sui diritti politici e civili che includono il diritto alla partecipazione alla vita democratica e all’esercizio dei diritti politici
Convenzione internazionale contro la discriminazione razziale
Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna
Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli
Convenzione sui diritti del fanciullo per tutelare i giovani di età inferiore ai 18 anni
Convenzione sui diritti delle persone con disabilità
Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata
L’applicazione e il rispetto di queste convenzioni è di competenza della Confederazione, assieme ai Cantoni e in maniera minore ai Comuni. L’EPU è un nuovo strumento che ha come obiettivo il monitoraggio dell’applicazione e rispetto delle convenzioni internazionali.
Raccomandazioni per rafforzare la protezione
dei diritti fondamentali nel Cantone Ticino
Raccomandazioni per rafforzare la protezione dei diritti fondamentali nel Cantone Ticino
In generale, ogni qualvolta il Parlamento federale ratifica una convenzione internazionale per la protezione di determinati diritti fondamentali, la vigilanza sull’applicazione viene affidata ai tribunali. Ciò significa però intervenire soltanto al termine del processo di applicazione. Le persone più vulnerabili e bisognose di protezione non dispongono dei mezzi finanziari e delle competenze per rivolgersi ai tribunali, tanto più se devono affrontare un percorso che può durare parecchi anni. Per migliorare la protezione dei diritti fondamentali, bisogna ancorarne i principi nella società e responsabilizzare la popolazione e le istituzioni pubbliche. Ciò implica una revisione generale delle norme cantonali e delle prassi applicate da parte di tutti gli uffici del Cantone e dei Comuni. Un ruolo chiave nel monitoraggio e nell’esame dell’applicazione delle convenzioni potrebbe essere affidato ad un Ombuds(wo)man cantonale, prevedendo nel contempo una competenza esplicita di vigilanza superiore al Gran Consiglio ticinese che ne riferisca mediante rapporti annuali.
Proteggere i nostri diritti fondamentali
Quali possibilità per il Cantone Ticino?
Giornata Internazionale dei Diritti Umani
Lugano, 10 dicembre 2022
Auditorium dell’Università della Svizzera italiana (USI), 8.30-13.00
Programma
8.30
Accoglienza partecipanti
9.00
Apertura della giornata con i saluti di Federica De Rossa, Professoressa straordinaria e Direttrice dell’Istituto di diritto IDUSI, USI e di Paolo Bernasconi, Prof. Dr. h.c. Fondazione Diritti Umani
9.15
Il modello ticinese: programma cantonale sui Diritti dell’infanzia Raffaele De Rosa, Direttore del Dipartimento della Sanità e della Socialità
9.45
Cos’è l’EPU (Esame Periodico Universale)? L’importanza del processo EPU Milena Costas Trascasas, consulente e ricercatrice, membro del Comitato Consultivo del Consiglio di Diritti Umani de l’ONU.
10.15
Pausa caffè
10.45
Esempio pratico della procedura cantonale EPU Cantone Ginevra Léa Winter, Fian Suisse ONG Piattaforma Human rights.ch e membro del gruppo di lavoro EPU del Cantone Ginevra
11.10
Obblighi internazionali e empowerment locale Greta Gysin, Associazione Punto Zero
11.30
Tavola rotonda ~ Con possibilità di interventi dal pubblico Esame Periodico Universale: Quali possibilità per il Cantone Ticino? Marco Galli, capo Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (DSS) Bruno Balestra, Associazione Uniti dal Diritto Lara Bedolla, Vice-Presidente Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana – ACSI Alicia Giraudel, Amnesty International Sezione svizzera Ilario Lodi, Direttore Pro Juventute Svizzera italiana
In occasione della Settimana d’azione contro il razzismo l’Università della Svizzera italiana, in collaborazione con Amnesty International, Fondazione Diritti Umani e Film Festival Diritti Umani Lugano, ospiterà la mostra itinerante “Razzismo e discriminazione”, una tavola rotonda intitolata “Antirazzisti si nasce. Razzisti si diventa. Razzismo e antirazzismo in Ticino” e la proiezione del film “Dove bisogna Stare”.
Dal 18 al 28 marzo 2022 il foyer dell’Aula Magna USI ospiterà la mostra itinerante “Razzismo e discriminazione”, realizzata dagli studenti del corso di grafica del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) e composta da disegni, manifesti, testi e riflessioni sul tema.
Lunedì 21 marzo 2022, dalle 18.00 alle 19.30, presso l’Aula Magna USI si terrà la tavola rotonda aperta al pubblico “Antirazzisti si nasce. Razzisti si diventa. Razzismo e antirazzismo in Ticino” moderata da Luca M. Visconti, Decano della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’USI, con la partecipazione di:
Michela Trisconi, Delegata cantonale all’integrazione degli stranieri;
Jolanta Drzewiecka, Professoressa straordinaria di critical intercultural communication all’USI;
Henry Siqueira Antropologo e giornalista freelance;
Gabriela Giuria, Responsabile sviluppo progetti della Fondazione Diritti Umani;
Aldo Sofia, Giornalista;
Chiara Guerzoni, Responsabile dell’educazione ai diritti umani e dell’attivismo di Amnesty International;
Sonja Hildebrand, Prorettrice alle Pari Opportunità dell’USI;
Maggiori informazioni sulla Tavola Rotonda si trovano sulla pagina dell’evento visibile qui
Lunedì 28 marzo 2022, presso l’Aula Magna, a conclusione della mostra, l’USI invita alla proiezione del film-documentario “Dove bisogna stare”, regiadi Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli.
Maggiori informazioni sul docu-film si trovano sulla pagina dell’evento visibile qui
DISCRIMINAZIONE DI GENERE E DISPARITÀ TRA I SESSI. Due modi diversi per provare a definire quello che da sempre è davanti agli occhi di tutti. Da Giovanna d’Arco, passando per Camille Claudel, per arrivare fino ai giorni nostri; nel progredito XXI secolo dove il desiderio di maternità può costare ad una donna la perdita del posto di lavoro. Ma anche, e sopratutto, la storia di tre donne che lottano, a distanza di secoli, per la propria autostima. La storia di tre donne che vogliono considerarsi, e che sono, “unlimited”, senza limiti!
Drammaturgia Marco Filatori Regia Luca Ligato Con Alessandro Baito e Laura Negretti Scene e Piano Luci Armando Vairo Direttore Tecnico Donato Rella Produzione Teatro in Mostra
Età: dai 14 anni. Durata: 70 minuti. Prezzo: 10.- fr. (5 fr. studenti e AVS). Biglietti in prevendita su biglietteria.ch.
Iniziative, manifestazioni, eventi per favorire un dialogo sul tema del genere.
Documentario
Un film di Aude Chevalier-Beaumer e Marcelo Barbosa, Brasile, Durata: 84 minuti Versione: in brasiliano con sottotitoli in italiano e in inglese.
Indianara, rivoluzionaria bigger-than-life, conduce con il suo gruppo la lotta per la sopravvivenza delle persone transgender in Brasile. Realizzato durante la tumultuosa presidenza di Michel Temer, nel periodo in cui Marielle Franco venne uccisa a sangue freddo, Indianara offre il ritratto di una donna incredibile, una specie di Gena Rowlands incapace di accettare un «no» come risposta e in grado di prendersi cura dell’umanità e della decenza per tutti. Un ritratto della condizione sociale di una comunità emarginata dalla società, che lotta contro l’intolleranza sullo sfondo del Brasile attuale.
giovedì 10/03/2022
ore 20:30
Multisala Teatro/Mignon/Ciak, Mendrisio
mercoledì 16/03/2022
ore 20:40
Cinema Otello, Ascona
Dopo la proiezione del film, segue un dialogo tra Gabriela Giuria, responsabile sviluppo progetti Fondazione Diritti Umani, e l’attivista queer Chiara Spata, ricercatrice indipendente di studi di genere.
Prezzo biglietto: per tutti CHF 12.- Età consigliata: da 12 anni
Il 31 marzo, alle 18.30, si alza il sipario sulla sesta edizione del Festival dei Diritti Umani grazie a un’anteprima in live streaming. Dal talk con David Bidussa e Sabina Guzzanti alla proiezione del documentario “1984” di Orwell vs “Un Mondo Nuovo” di Huxley: un’occasione per confrontarsi sull’impatto che le nuove tecnologie – dai software per il riconoscimento facciale alle app usate quotidianamente – hanno sulle nostre vite e sui diritti umani.
La tecnologia ha sempre condizionato il nostro modo di vivere, ma mai con la travolgente velocità degli ultimi anni, proponendo scenari inediti sul controllo sociale, sulla libertà di scelta, sulla sicurezza. Ovvero sui nostri diritti.
A questo macro tema e alle tante riflessioni a esso legate è dedicato il prossimo Festival dei Diritti Umani – in programma dal 21 al 23 aprile 2021 – di cui sarà svelata qualche anticipazione il 31 marzo, dalle 18.30 alle 19.30, con un’anteprima in diretta streaming.
«Perché fantasticare su un futuro distopico quando lo stiamo vivendo? Gli algoritmi che regolano i social sanno tutto di noi. L’Intelligenza Artificiale raggiunge frontiere inesplorate nella medicina, ma “big data” non sta fermando la pandemia», sottolinea il direttore del Festival dei Diritti Umani Danilo De Biasio. «Il prossimo Festival dei Diritti Umani si intitolerà Algoritmocrazia e si domanderà se l’intelligenza artificiale stia riducendo o ampliando i nostri diritti. Il futuro da sempre affascina gli scrittori e i migliori lo usano come schermo per parlare del presente: nell’anteprima del 31 marzo partiremo da due di loro, George Orwell e Aldous Huxley che, nel periodo dei totalitarismi, hanno descritto un’umanità sotto rigido controllo. Un controllo così simile a quello che, ieri come oggi, molti accettano come inevitabile».
Un tema che nell’anteprima di FDU del 31 marzo affronteremo insieme allo storico delle idee David Bidussa e all’attrice e scrittrice Sabina Guzzanti.
“1984 di George Orwell VS Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley” – Still del film
Sono stati scritti oltre 70 anni fa, eppure 1984 di George Orwell e Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley sono terribilmente attuali: sorveglianza digitale, manipolazione delle notizie, schedatura di massa, dipendenza da antidepressivi. Questo documentario ripercorre le vicende dei due autori, con le loro personalità conflittuali e al tempo stesso accomunate dalla letteratura e dalla sete di libertà.
“Tavoli” di Studio Azzurro
Film e foto sono sempre stati al centro del Festival dei Diritti Umani: nell’anteprima Antonio Prata svelerà i titoli scelti e Leonardo Brogioni fornirà un assaggio degli autori individuati, a partire da Studio Azzurro. Sarà una cronistoria del percorso artistico di una delle realtà più importanti e longeve nel panorama delle arti visive italiano e internazionale. Un’occasione per parlare dell’avvento delle tecnologie digitali alla fine degli Anni 80 con le sue nuove potenzialità espressive, il confronto con dati e metadati, le caratteristiche della narrazione contemporanea, il ruolo dell’artista in un’epoca invasa dalle immagini e le nuove tendenze di una ricerca artistica basata sull’interattività con il fruitore. L’intervista completa sarà disponibile nei giorni del Festival dei Diritti Umani.
Il Festival dei Diritti Umani si terrà dal 21 al 23 aprile. Ruoterà come sempre intorno a dibattiti, collegamenti con studenti e insegnanti che hanno risposto da tutt’Italia alla chiamata del Festival, interviste in esclusiva, film e fotografia.
E ci sono anche corpose novità.
Il Festival sarà online anche per il 2021 – con base operativa all’Arci Bellezza di Milano per sostenere i luoghi di aggregazione, cultura e spettacolo fortemente provati dalla pandemia – ma questa volta, prima novità, userà una propria piattaforma di streaming, sviluppata con il supporto di OpenDDB – Distribuzioni dal Basso, per una più efficace fruizione. Talk, documentari, interviste, mostre fotografiche transiteranno, infatti, da festivaldirittiumani.stream.
Con FDU2021 saranno esplorati – altra novità – nuovi linguaggi attraverso videogame e fumetti, due ambiti fortemente intrecciati con l’intelligenza artificiale. E, nell’anno del loro boom, non potevano mancare i podcast: il Festival ha prodotto 10 podcast su altrettante importanti figure di difensori dei diritti umani, e gli studenti hanno risposto realizzandone altri, individuando i loro eroi per i diritti umani.
Conosciuta come la ‘16 Days Campaign‘, la campagna 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere promossa dalle Nazioni Unite viene sostenuta da cittadini e organizzazioni in tutto il mondo per promuovere la prevenzione e l’eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze.
Mettete anche voi la faccia per dire “Io dico NO! alla violenza sulle donne“: inviateci i vostri selfie taggando @DonneAmnestySvizzera, cambiate la vostra immagine di profilo Facebook e Twitter, usate l’hashtag #25NoV.
Sarà un’azione incentrata sulla sensibilizzazione e sulla necessità di un impegno per mettere in luce il fenomeno e attuare misure per prevenirlo e contrastarlo.
La campagna 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere è un’importante opportunità per evidenziare il problema della violenza di genere, promuovere l’uguaglianza, la non discriminazione e il rispetto dei diritti umani.
Si può anche aderire alla campagna delle Nazioni Unite, condividendo fotografie, video e messaggi su: facebook.com/SayNO.UNiTE e twitter.com/SayNO_UNiTE e usando gli hashtag #orangetheworld e #16days.
Giornata internazionale dei Diritti Umani dedicata all’importante impegno dei volontari attivi per dare un’accoglienza calorosa e dignitosa alle persone migranti. Con noi: Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch in Italia, Lisa Bosia e Daniele Biella. Proiezione del documentario svizzero Volontaires, di Chloé Seyssel.
Saluti istituzionali Professoressa Daniela Mondini Prorettrice per la ricerca nelle scienze umane e per le pari opportunità USI
18h15
Introduzione tematica Avv. Prof. Paolo Bernasconi Dr.h.c. Fondazione Diritti Umani
18h25
Saluti Law Clinic Ginevra Nesa Zimmermann Co-responsabile Law Clinic sui diritti delle persone vulnerabili
18h30
Intervento in videoconferenza di Lorena Parini Professoressa associata all’Università di Ginevra e Direttrice dell’Istituto di Studi di Genere
19h00
Tavola rotonda con: Valerie Debernardi Fondazione Diritti Umani, e alunna della Law Clinic sui diritti delle persone vulnerabili Imbarco Immediato Manuele Bertoli Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
19h30 – 19h45
Saluti conclusivi
Modera Philip Di Salvo Giornalista e ricercatore post-doc presso l’Istituto di media e giornalismo dell’Università della Svizzera italiana
Con i film dell’edizione 2019 ci avvicineremo alle devastanti conseguenze delle guerre e all’oblio ingiustificato verso conflitti in corso ma oscurati. Ogni titolo descrive una preoccupante condizione dell’umanità, che spesso causa fughe disperate, l’abbandono delle proprie radici e, alla lunga, lo smarrimento della propria identità. Il Festival Diritti Umani cresce grazie alla condivisione con altre realtà che operano per la salvaguardia dei diritti umani. Sinergie con altri festival per far circolare opere che raccontano l’orrore per la guerra e la difficile strada per la pace.
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