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La violenza sulle donne ha mille volti. Impara a riconoscerli!

Violenza fisica: non si parla solo di gravi percosse ma anche di strattoni, sberle e negazione della libertà.

Violenza sessuale: qualsiasi atto sessuale che avviene senza il tuo consenso esplicito, anche da parte del tuo partner, è una forma di violenza! Il tuo corpo è solo tuo e nessuno ha il diritto di violarlo!

Violenza psicologica: insulti, denigrazione, coercizione, ma anche più semplicemente venir sminuite e attaccate sulle proprie insicurezze come l’aspetto fisico, l’intelletto o la simpatia. Dover chiedere al partner il permesso di uscire con le amiche è una forma di violenza!

Violenza economica: qualsiasi comportamento che arreca un danno economico alla persona, come non poter esercitare una professione, avere un accesso ristretto alle risorse finanziarie della coppia o non ricevere i dovuti alimenti in caso di separazione.

La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti!

La violenza contro le donne è una violenza contro la società intera. È un problema che riguarda tutti:  oggi ne è vittima la tua vicina, domani potrebbe toccare a tua figlia. Bisogna sviluppare una cultura di prevenzione e sensibilizzazione, e insegnare alle nuove generazioni l’importanza del rispetto e dell’ingiustizia del sistema patriarcale che permette tutt’oggi tali atrocità. Soltanto unendoci potremo sradicare la violenza sistematica contro le donne!

È parlandone che ti puoi salvare!

Solo 1 donna su 5 riporta i casi di violenza subiti. Spesso abbiamo paura che denunciando i fatti, diventiamo ancora più vulnerabili alla violenza. Ma è solo informando i nostri cari, le nostre amiche e chiedendo aiuto alle associazioni ed enti specializzati che potremo metterci in salvo!

Agiamo!

25 novembre - Insieme contro la violenza sulle donne

“Non ci siamo tutte, manca una di noi”

Lugano, 18 novembre 2022 – In Svizzera si stima che il 40% delle donne (circa due donne su 5) subisce o ha subito violenza fisica o psicologica nel corso della sua vita. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2022, Amnesty International con il proprio gruppo DAISI – Donne Amnesty International della Svizzera Italiana – e Fondazione Diritti Umani Lugano tornano ad agire insieme e ad essere presenti sul territorio con la campagna “Non ci siamo tutte, manca una di noi”.

La sensibilizzazione viaggia con la popolazione

A partire da lunedì 21 novembre la campagna di sensibilizzazione “Non ci siamo tutte, manca una di noi” sarà presente a bordo di mezzi di trasporto pubblici in diverse regioni del Cantone: Trasporti Pubblici Luganesi, Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi FART, Autopostale Bellinzona e dintorni e Autolinee Mendrisiensi.

La campagna “Non ci siamo tutte, manca una di noi” vuole ricordare simbolicamente la donna che quel giorno non può essere presente e muoversi liberamente sul territorio per svolgere le attività del quotidiano perché relegata in casa in seguito a una violenza fisica e/o psicologica o perché ospedalizzata o addirittura uccisa durante un episodio di violenza.

Una campagna internazionale

I cartelli informativi (vedi fotografia allegata) riprendono il colore arancione della campagna di sensibilizzazione delle Nazioni Unite, “16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne”. Il periodo dal 25 novembre al 10 dicembre è stato scelto dall’ONU per creare un legame simbolico tra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre) a quella dei Diritti umani (10 dicembre), e creare presa di coscienza tra la popolazione.

La campagna per i 16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne di Amnesty International e Fondazione Diritti Umani Lugano si concluderà proprio in occasione della Giornata internazionale dei Diritti Umani, con il convegno sui Diritti Fondamentali che si terrà il 10 dicembre 2022 all’Auditorium USI a partire dalle 9.00. (seguirà comunicazione).

Con l’azione “Non ci siamo tutte, manca una di noi” Amnesty International Svizzera, il suo gruppo DAISI e Fondazione Diritti Umani Lugano, vogliono sensibilizzare il maggior numero di persone al tema della violenza domestica portando i contatti utili direttamente tra le persone in viaggio attraverso il Ticino.

Numeri utili

Sui manifesti affissi in bus e autopostali è infatti ben visibile un codice QR che permette di visualizzare una pagina web che raccoglie i principali numeri utili della Svizzera Italiana ai quali rivolgersi per ottenere aiuto in caso di violenza domestica. Questi contatti figurano anche per esteso sul verso del manifesto, così da poter essere facilmente e discretamente fotografati da chiunque possa ritenere utile avere sempre a portata di mano queste informazioni, per condividerle con un’amica potenzialmente a rischio o semplicemente per avere la sicurezza di sapere chi chiamare in caso di necessità.

“Le 717 infrazioni in ambito domestico registrate dalla Polizia cantonale nel 2021 non lasciano spazio ai dubbi: la violenza domestica, che nella maggior parte dei casi colpisce le donne, è una realtà anche in Ticino,” afferma Gabriela Giuria, responsabile Fondazione Diritti Umani Lugano e attivista DAISI, “Sappiamo che per le vittime chiedere aiuto può essere estremamente difficile, dal profilo pratico e psicologico. Se la campagna “Non ci siamo tutte, manca una di noi” farà si che una donna in difficoltà chieda sostegno avremo raggiunto il nostro obiettivo.”